Giovanni Cinelli Calvoli
Giovanni Cinelli Calvoli (Firenze, 26 febbraio 1626 – Loreto, 3 aprile 1706) è stato un medico, letterato e bibliografo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato in una famiglia socialmente ed economicamente modesta, anche se nella maturità si vantò di essere un "patrizio fiorentino", Cinelli ebbe comunque una buona istruzione: frequentò corsi di retorica, logica e matematica presso le scuole pie degli scolopi fiorentini e successivamente, nel periodo 1642-1644, seguì le lezioni di Evangelista Torricelli presso lo Studio Fiorentino[1].
Trasferitosi a Pisa nel 1645, allievo dell'anatomista Giovan Francesco Ridolfi e del filosofo Alessandro Marsili, si laureò in medicina nel 1650[1], esercitando poi la professione medica in varie località, tra le quali: Fossombrone, Portolongone (l'odierno Porto Azzurro), Sansepolcro, Forlì e infine Loreto ove, per l'interessamento del governatore della città monsignor Melchiorre Maggi, da lui curato con successo, divenne medico condotto della Santa Casa[1]. Nella città marchigiana, ove si era trasferito agli inizi del Settecento, trascorse i suoi ultimi anni e morì all'età di ottantuno anni.
Cinelli ebbe un carattere irascibile e diverbi letterari e professionali: a Sansepolcro, esacerbato dalle difficili condizioni economiche, reagì in modo aggressivo alla concorrenza dei colleghi medici: un certo Bottazzi, che si era permesso di prescrivere una cura a una sua paziente, fu assalito e preso a sassate e Cinelli, nella zuffa, rimase ferito da coltellate alla testa e al braccio[1].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]I suoi scritti
[modifica | modifica wikitesto]Durante il soggiorno pisano per i suoi studi di medicina, Cinelli aveva avuto anche modo di ampliare i suoi interessi culturali: aveva frequentato il letterato Giovanni Battista Ricciardi e conosciuto il pittore e poeta Salvator Rosa[1].
L'interesse per le lettere lo condusse a scrivere, con un impegno più che ventennale ma senza riuscire a pubblicarlo, una specie di repertorio biografico e bibliografico della letteratura toscana: l'Istoria degli scrittori toscani[2] (conservata manoscritta presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze), tale lavoro servirà all'erudito e poliglotta Antonio Maria Biscioni per compilare un catalogo ragionato dei manoscritti conservati nella Biblioteca Laurenziana[1][3] Nel 1677, dopo pazienti e laboriose ricerche nei depositi e negli scaffali di vecchie librerie, iniziò a pubblicare la Biblioteca volante, che registrava in volumetti detti scanzie, opuscoli e libretti di ridotte dimensioni, in pericolo di andare smarriti o distrutti[1]. Tra il 1734 e il 1747, La Biblioteca volante, grazie all'interessamento del letterato veneziano Apostolo Zeno e preparata da Angelo Calogerà, fu ristampata suddivisa in quattro tomi. La nuova edizione, di più agevole consultazione, disponeva il materiale raccolto da Cinelli in ordine alfabetico per autore[1]. Di tale edizione, l'editore Forni di Bologna ha pubblicato una riproduzione in facsimile nel 1979[4].
Cinelli, inoltre, ampliò uno scritto di Francesco Bocchi: Le bellezze della città di Firenze, pubblicato nel 1677 e riprodotto in anastatica in anni recenti[5], scrisse una Vita di S. Girolamo, edito a Firenze nel 1688. Nel 1840 l'editore Antonini di Volterra diede alle stampe una sua memoria di argomento medico: Di due operazioni d'osteo-sarcoma alla faccia eseguite nel medesimo individuo.
Testi digitalizzati consultabili in rete
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Bocchi, Le bellezze della città di Firenze, a cura di Giovanni Cinelli Calvoli, Firenze, Gio. Gugliantini, 1677.
- Giovanni Cinelli Calvoli e Dionisio Andrea Sancassani, Biblioteca volante, vol. 3, 2ª ed., Venezia, G. Albrizzi, 1746.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Fonte: G. Benzoni, Dizionario Biografico degli Italiani, riferimenti e link in Bibliografia.
- ^ Indicata anche con il titolo di Toscana letterata, ovvero storia degli scrittori fiorentini.
- ^ Bibliothecae Mediceo-Laurentianae catalogus ab Antonio Maria Biscionio ... digestus atque editus, Florentiae, ex Imperiali Typographio, 1752-57.
- ^ Giovanni Cinelli Calvoli, Biblioteca volante, 4 voll., Riproduzione facsimile dell'edizione: Venezia, G. Albrizzi, 1734-1747, Sala Bolognese, A. Forni, 1979.
- ^ Sala Bolognese, A. Forni, 2004 (riproduzione dell'edizione: Firenze, per Gio. Gugliantini, 1677).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gino Benzoni, CINELLI CALVOLI, Giovanni, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 25, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1981.
- archivio.operaduomo.fi.it, 35, fl. 236 (per la data di nascita: 26 febbraio 1625, stile fiorentino che corrisponde al nostro 1626).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Giovanni Cinelli Calvoli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cinèlli Càlvoli, Giovanni, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Opere di Giovanni Cinelli Calvoli, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Giovanni Cinelli Calvoli, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59867896 · ISNI (EN) 0000 0000 7976 2075 · SBN SBLV170732 · BAV 495/4913 · CERL cnp00391131 · LCCN (EN) n79105862 · GND (DE) 11768838X · BNE (ES) XX5582328 (data) · BNF (FR) cb12918579s (data) |
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